Perche’ voto Per chi voto Per chi non voto

Perche’ voto Per chi voto Per chi non voto

La sentenza che commina 13 anni e 2 mesi di carcere a Mimmo Lucano, oltre ad essere ingiusta, rappresenta una pericolosa turbativa della campagna elettorale.

Il tuo libro nel cassetto o il tuo libro in libreria?^

Hai un libro nel cassetto…
Beh forse non é un libro vero e proprio…
Non ancora.
– Le tue poesie
– Una storia che vorresti raccontare
– Il resoconto di un viaggio.
– La storia della tua vita da lasciare a figli e nipoti
– Una ricerca.
– Le tue fotografie…
– La storia di un grande amore…
Vorresti proprio che tutto questo, che conservi gelosamente e che ogni tanto rileggi, diventasse un libro vero e proprio.
Magari un libro di successo.
Perché no?
In poche parole vorresti pubblicarlo ma non sai da dove cominciare.
Hai bisogno di un bravo redattore che metta tutto in ordine, che risolva le questioni redazionali, i titoli, che digitalizzi e corregga tutto in ottimo italiano, che ottimizzi le immagini, la forma, l’impaginazione, che disegni una bella copertina.
Che, magari, ti assista anche nella fase di pubblicazione, della stampa, della presentazione, della promozioni sulla stampa e sul web.
Chissà quanto costa.
E poi, dove trovarlo?
In realtà lo hai già trovato.
Contattaci senza nessun impegno.
Troverai tutte le risposte.
Troverai soprattutto la sorpresa di scoprire che é tutto molto più facile di quanto pensavi.

Mimmo Lucano e’ candidato capolista di una lista che appoggia il candidato a presidente Luigi DeMagistris.
Parlo di turbativa non solo e non tanto perche’ la pubblicazione della sentenza, a tre giorni dal voto, danneggia il suo risultato (chi lo conosce, anche un poco, non solo non ha perso la fiducia in lui, ma e’ spinto, dalla palese ingiustizia, a battersi ancora di piu’ per difenderlo), ma anche perche’, proprio la spinta a difenderlo, tende a spostare voti dalla candidata Amalia Bruni, che rincorre Occhiuto nei sondaggi, al candidato Luigi DeMagistris che, nei sondaggi, e’ notevolmente distanziato.
Probabilmente la bomba Lucano, a tre giorni dal voto, e’ un fatto casuale. Se non lo fosse, sarebbe una mossa strategica con effetti devastanti.
Le elezioni regionali in Calabria hanno una valenza politica notevole quasi uguale alle elezioni della capitale.
Con la differenza che, con molta probabilita’, a Roma, lo scontro tra sinistra e destra si gioca in due tempi essendoci il ballottaggio, mentre in Calabria lo scontro di domenica e’ all’ultimo voto si vince o si perde, senza ballottaggi, anche con un solo voto di differenza.
Per questo ritengo che occorra, in questo momento, occorra restare freddi.
Non lasciarsi rascinare alle emozioni.
Alla Calabria non serve un voto emotivo ma un voto consapevole.
Soprattutto un voto di tutti I calabresi.
Il futuro della nostra terra non puo’ essere deciso dal 40% dei suoi elettori. Anche perche’ la posta in gioco e’ altissima.
Per questo la Calabria in questa elezione e’ stata terreno di gioco e campo di battaglia dei leaders nazionali che, tutti senza eccezioni, ci hanno messo la faccia.
Sono le prime elezioni dopo il terremoto Draghi che metteranno in evidenza I nuovi posizionamenti delle coalizioni, dei partiti nelle coalizioni, delle correnti all’interno dei partiti, dei leaders all’interno dei partiti ed in rapporto alle correnti. Per noi calabresi sono anche le prime dopo il Covid che ha messo drammaticamente in evidenza l’inadeguatezza della nostra classe dirigente politica, e, ancor di piu’ di quella parte che era al governo della regione e quindi aveva maggiori responsabilita’.
Tutti abbiamo ancora negli occhi le figure meschine, l’incapacita’ manifesta e lo squallore dei politici regionali coinvolti nei soliti scandali e intenti ad aumentarsi stipendi e privilegi mentre il popolo soffriva.
Tutti abbiamo ancora nel cuore la paura di non farcela, la paura per i nostri cari, la paura di non riuscire ad essere curati.
Tutti abbiamo ancora nello stomaco la rabbia per essere stati dichiarati zona rossa, arancione, gialla… non perche’ avevamo molte persone infettate ma perche’ non avevamo i posti in terapia intensiva… nonostante i soldi stanziati dal governo e non spesi… perche’ i nostri ospedali non erano stati adeguati.
Tutti abbiamo ancora negli occhi I lampi degli incendi che divoravano I nostri boschi patrimonio dell’umanita’ lasciati senza cure perche’ a quelli della Lega, al partito del nord, ai liberisti sfrenati non andava bene che ci fossero impiegate migliaia di forestli.
Per questo si vota domenica in Calabria.
Per questo si deve andare a votare.
Per questo non ci si puo’ astenere.
Per questo andro’ a votare anche se sci dovesse essere un temporale.
Il mio sara’ un voto ragionato, freddo, logico, consapevole.
Un voto politico.
Non un voto dato per conoscenza, amicizia, vicinanza geografica, paesaneita’, appartenenza di categoria, di parentela o di altro.
Votero’ per Amalia Bruni candidata presdente dello schieramento progressista.
Perche’ e’ una donna.
Perche’ rappresenta il primo gradino di un progetto politico capace di confrontarsi e vincere contro i responsabili del disastro politico calabrese e italiano.
Perche’ rappresenta lo schieramento che ha espresso il governo Conte2 che ritengo il miglior governo degli ultimi anni.
Perche’ per realizzare quest’ alleanza sia il Pd che il M5s hanno rinunciato a qualcosa.
Perche’ tra gli schieramenti candidati e’ sicuramente quello capace di far cambiare direzione alla politica calabrese.
Perche’ condivido la strategia della Bruni accettata e condivisa da Conte e Letta di adoperarsi perche’ la Calabria diventi una questione nazionale.
Perche’ l’alleanza progressista comprende partiti, movimenti e liste civiche.
Nella coalizione votero’ convintamente per il Movimento Cinque Stelle.
Lo devo ad un movimento politico che ha fatto e spesso anche vinto battaglie che condivido da una vita…
Per un lavoro dignitoso e pagato a sufficienza
Per l’ambiente
Contro la poverta’
Per la modernita’
Contro la corruzione ed il malcostume politico.
Per un rinnovamento delle forme della politica.
Perche’ il m5s calabrese ha lavorato seriamente per la candidatura unitaria dei progressisti senza porre paletti, senza chiedere poltrone.
Perche’ Conte e’ presidente del M5S e usa spesso la parola “comunita” e poco la parola ” mercato”.
Certo non e’ tutto quello che desidero dalla politica.
Io sono marxista.
Ma per la Calabria e per questo momento storico puo’ bastare.
Come inizio.
Votero’ anche una preferenza all’ interno della lista.
Una donna.
Come scelta politica.
Non ho ancora scelto.
Studiero’ i curricula.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *