Non puoi star sempre a lamentarti che le cose non vanno.

La Calabria ha bisogno di te!

Se la Calabria è in uno stato così miserevole, preda inerme di potenti e potentucci locali e nazionali, la colpa non è solo di politici inetti pavidi e avidi, ma anche di noi cittadini che glielo abbiamo permesso.

E’ accaduto che lo stesso partito paramafioso dei corrotti, pavidi e avidi, governasse per decenni con gli stessi metodi e gli stessi strumenti a volte con bandiere di destra e, a volte, ahinoi anche con bandiere di sinistra.

E noi a star lì a lamentarci che le cose non vanno a mugugnare… al limite a non votare.

Mo’ basta!

Il tuo libro nel cassetto o il tuo libro in libreria?^

Hai un libro nel cassetto…
Beh forse non é un libro vero e proprio…
Non ancora.
– Le tue poesie
– Una storia che vorresti raccontare
– Il resoconto di un viaggio.
– La storia della tua vita da lasciare a figli e nipoti
– Una ricerca.
– Le tue fotografie…
– La storia di un grande amore…
Vorresti proprio che tutto questo, che conservi gelosamente e che ogni tanto rileggi, diventasse un libro vero e proprio.
Magari un libro di successo.
Perché no?
In poche parole vorresti pubblicarlo ma non sai da dove cominciare.
Hai bisogno di un bravo redattore che metta tutto in ordine, che risolva le questioni redazionali, i titoli, che digitalizzi e corregga tutto in ottimo italiano, che ottimizzi le immagini, la forma, l’impaginazione, che disegni una bella copertina.
Che, magari, ti assista anche nella fase di pubblicazione, della stampa, della presentazione, della promozioni sulla stampa e sul web.
Chissà quanto costa.
E poi, dove trovarlo?
In realtà lo hai già trovato.
Contattaci senza nessun impegno.
Troverai tutte le risposte.
Troverai soprattutto la sorpresa di scoprire che é tutto molto più facile di quanto pensavi.

Oggi, grazie allo sfascio vergognoso della nostra sanità che ci fa pagare un prezzo altissimo e grazie anche alle inchieste della magistratura, cominciamo ad avere coscienza dello stato in cui ci troviamo.

Forse anche di cosa bisogna fare, ovvero dei punti di programma che sono imprescindibili per voltare pagina.

Ma certamente non non siamo coscienti della maniera pratica di uscirne.

Di un cammino, Di una prassi.

A pochi mesi da elezioni che dovrebbero e potrebbero cambiare tutto, tutto è come prima.

Stiamo ad aspettare intontiti, delusi e senza speranza, che leaders e partiti che nessuno di noi stima granché, riescano a mettersi d’accordo, a proporre qualcosa di buono.

O che improvvisati capipopolo anche onesti e, capaci in campi diversi, ottengano il miracolo di essere acclamati presidenti da cittadini che, solo dieci mesi fa, non sono riusciti a portarli neanche in Consiglio Regionale.

Non sarà così.

Lo sappiamo tutti. Le cose non funzionano così.

Se i vertici dei partiti si dovessero mettere d’accordo a Roma, non sarebbe certo per far piacere ai calabresi. Ed il miracolo del capopopolo non ci sarà come non c’è stato appena dieci mesi fa. Non si vince una battaglia così complessa da soli e mettendo sé stessi come bandiera.

Tuttavia la strada per rompere questo dannato incantesimo c’è e non è neanche troppo difficile.

Ripartiamo dall’obiettivo.

Liberare l’istituzione regione dal malaffare politico-mafioso, dalla pavidità, dall’inettitudine, dall’avidità degli interessi personali. Riportare l’orgoglio e la dignità dei cittadini calabresi a diventare protagonisti della battaglia politica. Portare benessere e futuro ai cittadini calabresi valorizzando e proteggendo le enormi ricchezze, naturali, ambientali, culturali. Parliamo di 800 chilometri di costa, dei parchi del Pollino, della Sila, dell’Aspromonte, delle Serre, della Magna Grecia e della Calabria romana, bizantina, normanna… di tradizioni, di acqua, di cibi, di vini, di gioia di vivere. Parliamo anche di migliaia di comunità sociali, culturali economiche e politiche che in questi anni hanno lottato e si sono battute per fermare il degrado. Per pensare e progettare un cambiamento. Parliamo di cittadine e cittadini che si sono spaccati e continuano a spaccarsi la schiena per non abbandonare la loro terra e di altrettanti cittadine e cittadini che con la morte nel cuore continuano a dover andare via per realizzare i loro destini.

Centrodestra e, ahinoi, anche centro sinistra, hanno vinto a turno elezioni ma non hanno dato risposte a queste esigenze vitali.  Nel tempo sono diventati formule vuote, sconfitte, perdenti, oramai, dominate dal malaffare, dalla inettitudine, dalla pavidità e dalla corruzione.

Per questo oggi, come calabresi, siamo maltrattati e derisi.

Cornuti e mazziati.

Bisogna cambiare strada. Bisogna che i cittadini si riapproprino della politica, ridiventino protagonisti.

Ci appelliamo anche ai partiti che pure hanno avuto in questa regione storie di lotte e dignità di cui hanno perso il ricordo, al movimento cinquestelle, al movimento tesoro di Calabria, ai movimenti vecchi e nuovi, ai circoli politici e culturali, alle associazioni di volontariato, a tutti i singoli liberi cittadini… I calabresi non possono, non devono delegare più.

A Roma, al grande capo locale o nazionale, a potenti e potentati che ci hanno ridotti a questo punto

Non questa volta!

E arrivato il tempo di organizzarsi e stare uniti.

Uniti in quello che dobbiamo fare e nella determinazione incrollabile di farlo. Ora.

Lo impone la situazione terribile in cui ci troviamo per colpa delle classi dirigenti.

Lo impone la volontà di vincere. Di ribaltare un destino di degrado inaccettabile.

Lo impone anche il sistema elettorale.

Stare insieme nella propria diversità è un vantaggio enorme. Permette un’alleanza plurale di anime e di idee, cittadini e organizzazioni.

Ognuno con le proprie idee-forza.

Ognuna col suo proprio protagonismo che si può esprimere in una lista.

Ognuno con i propri leaders e portavoce che riesce a far eleggere o che aiutano dall’esterno.

Sardine, Tesoro di Calabria, Cinquestelle, Democratici, Cattolici, Comunisti, Socialisti… Anche alcuni partiti calabresi sono chiamati a giocare questa battaglia.  Sempre che riescano a ripulirsi dalle scorie e dalle schifezze accumulate in questi decenni.

La regola è che chi ha già governato, chi è stato protagonista dello sfascio, chi ha fallito così clamorosamente non può riproporsi.

Questa è una gara di generosità e di altruismo  nei confronti della nostra terra e del nostro futuro.

Non una gara a chi è più furbo o più stronzo, a chi riesce a comprare voti mafiosi.

Quelli sono squalificati in partenza. In questa squadra semplicemente non giocano.

Qui gioca e vince chi si dà da fare, chi dà, chi non prende e non pretende, anche chi si fa da parte per lasciare spazio ad altri che reputa più adatti. Chi serve gli interessi collettivi e non si serve di essi per primeggiare.

Il presidente della regione, in questa visione, non è, e non può essere, un cacicco, un rais, un “governatore” ma un “primus inter pages” capace di rappresentare valorizzare e coordinare le diverse anime e le diverse energie.

Può essere eletto a maggioranza in un forum dei cittadini delle forze politiche e dei movimenti che sostengono il progetto.

Un progetto semplice e vincente.

A patto di non perdere tempo in trattative inutili.

A questo progetto si aderisce con il meglio che si ha.

Vale per i gruppi e le organizzazioni che aderiscono e presentano (o non presentano) in maniera autonoma liste.

Vale lo stesso per le singole persone che aderiscono al progetto generale e danno la loro disponibilità ad impegnarsi in qualunque maniera nelle liste e movimenti diversi.

Questo è un invito rivolto anche a chi ha responsabilità politiche nell’area politica progressista della regione. Ma soprattutto è rivolto alle comunità culturali, sociali, di volontariato e politiche. E’ rivolto ad ogni calabrese di buona volontà che non si rassegna ad accettare come inevitabile l’attuale degrado sociale, economico e culturale della sua terra.

A questo invito ci aspettiamo che si risponda.,,

Noi ci siamo!

Io ci sono!

 

 

https://www.facebook.com/groups/4160806173946132

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *