Il manifesto di Nuova Comunità

Il manifesto di Nuova Comunità

Un movimento culturale, politico, sociale per costruire una NUOVA COMUNITA’

SOLIDALE basata sul reciproco riconoscimento di appartenenza allo stesso universo, allo stesso pianeta, alla natura, alla vita, alla umanità e quindi tesa a riconoscere, desiderare e proteggere l’armoniosa convivenza di tutti e di tutto.

UNIVERSALE per tutti gli esseri umani senza distinzione di sesso, razza, etnia, lingua, età, nazione, religione, cultura, stato sociale, economico, fisico e mentale

EGUALE con pari diritto di accesso di tutti alle risorse collettive materiali e immateriali disponibili necessarie ad una esistenza dignitosa, a perseguire il proprio compito nella comunità, al miglioramento personale e alla ricerca del benessere e della felicità individuale e collettiva.

MOLECOLARE capace di coinvolgere gradualmente l’umanità intera attraverso organismi sociali, politici e culturali di varia dimensione strutturate come comunità molecolari, collegate fra di loro orizzontalmente, organizzate su base locale, su interessi collettivi, su rapporti e vicinanze culturali, su affinità elettive, su stili di vita, su tipologie di lavoro, studio, occupazione, su preferenza affettive etc.

Il tuo libro nel cassetto o il tuo libro in libreria?^

Hai un libro nel cassetto…
Beh forse non é un libro vero e proprio…
Non ancora.
– Le tue poesie
– Una storia che vorresti raccontare
– Il resoconto di un viaggio.
– La storia della tua vita da lasciare a figli e nipoti
– Una ricerca.
– Le tue fotografie…
– La storia di un grande amore…
Vorresti proprio che tutto questo, che conservi gelosamente e che ogni tanto rileggi, diventasse un libro vero e proprio.
Magari un libro di successo.
Perché no?
In poche parole vorresti pubblicarlo ma non sai da dove cominciare.
Hai bisogno di un bravo redattore che metta tutto in ordine, che risolva le questioni redazionali, i titoli, che digitalizzi e corregga tutto in ottimo italiano, che ottimizzi le immagini, la forma, l’impaginazione, che disegni una bella copertina.
Che, magari, ti assista anche nella fase di pubblicazione, della stampa, della presentazione, della promozioni sulla stampa e sul web.
Chissà quanto costa.
E poi, dove trovarlo?
In realtà lo hai già trovato.
Contattaci senza nessun impegno.
Troverai tutte le risposte.
Troverai soprattutto la sorpresa di scoprire che é tutto molto più facile di quanto pensavi.

SOLIDALE basata sul reciproco riconoscimento di appartenenza allo stesso universo, allo stesso pianeta, alla natura, alla vita, alla umanità e quindi tesa a riconoscere, desiderare e proteggere l’armoniosa convivenza di tutti e di tutto.

UNIVERSALE per tutti gli esseri umani senza distinzione di sesso, razza, etnia, lingua, età, nazione, religione, cultura, stato sociale, economico, fisico e mentale

EGUALE con pari diritto di accesso di tutti alle risorse collettive materiali e immateriali disponibili necessarie ad una esistenza dignitosa, a perseguire il proprio compito nella comunità, al miglioramento personale e alla ricerca del benessere e della felicità individuale e collettiva.

MOLECOLARE capace di coinvolgere gradualmente l’umanità intera attraverso organismi sociali, politici e culturali di varia dimensione strutturate come comunità molecolari, collegate fra di loro orizzontalmente, organizzate su base locale, su interessi collettivi, su rapporti e vicinanze culturali, su affinità elettive, su stili di vita, su tipologie di lavoro, studio, occupazione, su preferenza affettive etc.

Utopia?

NO!

Pensateci bene.

Tutto questo esiste già.

L’umanità funziona così, è già organizzata e funziona in questa maniera.

Per questo è sopravvissuta e si è evoluta.

Non senza problemi, rischi e contraddizioni.

Si tratta di riconoscerlo e di perfezionare e formalizzare questo funzionamento modificando alcune abitudini mentali, individuali e collettive che sono da ostacolo ad un armonioso funzionamento.

Come la paura che è servita alla specie umana per sopravvivere quando la specie era costituita da pochi individui in balia di accadimenti naturali che apparivano terrificanti e incomprensibili.

Come l’avidità, il desiderio irrazionale di accumulo; giustificato e utile quando l’accumulazione poteva significare sopravvivenza di tutti.

Come l’aggressività che scaturisce dalla paura e dall’avidità.

Oggi queste abitudini mentali non servono più a sopravvivere, né a livello individuale, né a livello collettivo, ma provocano inefficienza, spreco, distruzioni, sfruttamento, guerre, dolore e sofferenza individuale e collettiva.

Resistono solo perché sono strumenti indispensabili al mantenimento di uno statu quo di gruppi di potere dominanti.

Si tratta quindi di impiegare le energie di tutti e di ognuno per globalizzare i diritti, la conoscenza, la fiducia, la sicurezza e la solidarietà.

Si globalizzare.

Se è stato possibile globalizzare la tecnologia, la scienza, le merci, globalizzare il denaro, globalizzare i debiti, globalizzare le guerre e persino la meteorologia, provocando (anche) sofferenze, morte e distruzione, perché non deve essere possibile globalizzare la conoscenza, la solidarietà, la fiducia nelle umane capacità di progresso?

Per quanto riguarda la conoscenza, la globalizzazione sta già avvenendo, con internet.

Gli strumenti conoscitivi e le informazioni sono già, quasi, a disposizione di tutti e di ognuno.

Anche la solidarietà e la fiducia reciproca tra persone differenti per sesso, razza, cultura, etnia, religione, condizioni sociali e culturali stanno aumentando progressivamente e possono aumentare di più con il riconoscimento/valorizzazione delle differenze personali, l’interconnessione, la mobilità e gli scambi.

A dispetto di una arretratezza che, ancora, viene a galla e di chi utilizza quest’arretratezza come paura di un impossibile ritorno all’indietro nel tempo e nella storia, viviamo oggi benissimo in un arcobaleno di colori, di suoni, di linguaggi, di odori.

Parliamo lingue diverse, abbiamo colori diverse della pelle, proveniamo da etnie diverse lontane tra  loro nel tempo e nello spazio, mangiamo cibi con sapori e odori ricavate da spezie diverse e mescoliamo gli usi, le musiche, le culture, le emozioni.

Tutto questo nonostante e malgrado le massicce campagne di paure, di diffidenza e di deprivazione sensoriale, affettiva e mentale che vengono propinate per ostacolare questo processo.

Ogni giorno sulle strade dei paesi occidentali muoiono in incidenti stradali centinaia di migliaia di migliaia di nostri fratelli e sorelle.

Milioni di persone vengono straziate e ferite.

Molto di più che nelle guerre più sanguinose. Eppure ogni giorno saliamo nelle nostre automobili con sfrontata sicurezza.

Al contrario, viviamo nel terrore, che ci viene instillato ad arte, per improbabili attacchi terroristici di nemici misteriosi e oscuri.

L’inquinamento e lo stress ci stanno distruggendo. I cambiamenti climatici rischiano di rubarci il futuro.

L’infarto, i tumori ci fanno ammalare e ci uccidono.

Eppure nessuno ci propone di cambiare stili di vita ma cercano di metterci in mano una pistola contro chi ci chiede l’elemosina.

Oltre quello che mangiamo, che è troppo e ci fa ammalare e ci rende obesi e diabetici, ogni giorno nelle discariche e negli inceneritori dei nostri paesi occidentali, vengono buttate milioni e milioni di tonnellate di alimenti, fino al 50% di tutti gli alimenti prodotti, fino a diventare, questi rifiuti, un enorme problema di inquinamento.

Ma non è questa iperproduzione/distruzione, questo sciupio di alimenti che ci preoccupa.

Ci viene, invece, instillato il terrore e la paura di una penuria improbabile ed impossibile. “Non ce n’è abbastanza per tutti!” Ci dicono.

I golem che attualmente governano il mondo stanno utilizzando la conoscenza raggiunta dalla specie umana contro la specie umana.

Stanno utilizzando la conoscenza raggiunta da noi contro di noi.

Stanno utilizzando la tecnologia, la chimica, la biologia che la specie umana hanno inventato per migliorare la qualità della vita, per tenerci ancora più legati, più schiavi, più sottomessi.

Stanno utilizzando anche e soprattutto la psicologia e le emozioni.

Hanno imparato che possono convincerci a consumare cose inutili e alimenti-spazzatura fino a farci soffrire e ammalare per poi venderci cure, medicine e droghe.

Hanno imparato che possono modificare la nostra percezione della realtà.

Farci sentire, paura, dolore, fame, sete, insicurezza, diffidenza a comando quando non c’è nessun motivo per avere, dolore, fame, sete, paura, diffidenza.

Hanno imparato che con la paura possono scatenare la nostra aggressività. Anche quando non c’é nessun motivo per essere aggressivi.

Hanno persino imparato ad utilizzare le nostre lotte, la nostra spontanea capacità di resistenza, contro noi stessi.

Dividendoci e mettendoci l’uno contro l’altro.

Bianchi contro neri, europei contro americani, religione contro religione, vecchi contro giovani…

Distruggendo sul nascere il nostro istinto naturale a trovare e valorizzare i tanti grandi motivi per stare insieme, superare insieme i rischi e i pericoli dell’esistenza, unificare gli obbiettivi di progresso, aggregare le risorse e le energie per raggiungere nuovi traguardi.

Poi ci hanno dato tre parole magiche.

Libertà, uguaglianza, fratellanza.

Omettendo di spiegarci che parlavano della loro libertà, della loro uguaglianza, della loro fratellanza.

Che la loro libertà sarebbe stata fondata sulla nostra schiavitù, che la loro uguaglianza era basata sulla nostra divisione e parcellizzazione (divide et impera). Che la loro fratellanza presupponeva che avessimo paura di quelli più poveri di noi, di quelli con la pelle diversa, di quelli che pregavano un Dio che non era il nostro, con un linguaggio che non riuscivamo a comprendere.

Ci hanno anche dato da mangiare, tanto da schiattare.

Tanto da ammalarci e da costringerci a lavorare di più per comprare le loro medicine.

Ma i golem hanno i piedi d’argilla.

Non possono fare nulla se cominciamo a imparare a mangiare sano, se impariamo a consumare solo quello che ci serve, se impariamo a lavorare per vivere e non a vivere per lavorare, se impariamo ad apprezzare e a godere la musica e la danza dei nostri fratelli con la pelle nera, la gentilezza e la saggezza antica di quelli con la pelle gialla… Se impariamo a sorridere e a dare la mano ai fratelli che vengono dalla sofferenza e dalle guerre e ci chiedono aiuto.

Se impariamo a mettere insieme i nostri obbiettivi, le nostre risorse, le nostre energie per vivere meglio.

Se impariamo a trasmetterci a globalizzare le conoscenze, la solidarietà, la consapevolezza della nostra forza, della nostra possibilità di migliorare.

Già lo stiamo facendo.

Nonostante le loro campagne di paura.

Tanto che cominciano a studiare leggi per impedircelo.

Globalizzazione dunque.

Dei diritti, della conoscenza, della solidarietà, della fiducia in noi stessi, nella nostra capacità di essere umani,.

Ma la globalizzazione da sola non è sufficiente.

Non lo è la globalizzazione della tecnologia, delle merci e del denaro e non lo può essere neanche quella dei diritti, della solidarietà, della fiducia.

Ci vuole l’azione locale che coinvolga tutti ed ognuno in questo percorso che può anche essere lungo.

Per questo nasce Nuova Comunità

 

Nuova Comunità è un movimento culturale.

Vuole promuovere le conoscenze necessarie ad una vita migliore, più sana, più attenta all’alimentazione di qualità, ai consumi necessari, alla bellezza, alla conoscenza, alla conservazione e valorizzazione dei beni collettivi come la salute, l’ambiente, il territorio, l’aria, l’acqua, l’arte.

Nuova Comunità è un movimento sociale

Vuole costruire, dal basso, una comunità nuova.

Non basata sullo scambio che genera profitto, sullo sfruttamento reciproco, sulla competizione sistematica ed esistenziale individuale e collettiva.

Elementi tutti che sono stati utili all’umanità ma che ora ci avvelenano la vita e pregiudicano la nostra sopravvivenza.

Ma basata sulla mutua assistenza e sul miglioramento delle relazioni sociali tra le singole persone.

Sulla costruzione di comunità molecolari organizzate su base locale o di interessi, per realizzare, all’interno di ognuna di esse, relazioni nuove basate sulla solidarietà, la mutua assistenza, la libertà ed il rispetto delle regole, la democrazia diretta,  l’evoluzione e la crescita di ognuno e di tutti.

Nuova Comunità è un movimento politico.

Vuole il superamento, anche graduale, ma deciso e senza compromessi, degli attuali rapporti di produzione e distribuzione e, di conseguenza, il superamento degli attuali rapporti di potere che stanno causando il rischio di estinzione della specie umana.

Non ha come strategia la lotta a niente e a nessuno, non la violenza che rafforzerebbero e rinvigorirebbero le strutture di potere esistenti.

Ha come strategia il rifiuto netto del modello fallimentare esistente e la ricerca continua di alternative di produzione, di distribuzione, di organizzazione di consumi, di produzione di vita, più efficienti e soddisfacenti.

Nuova Comunità promuove la costruzione di una nuove comunità cellulare attraverso l’adesione spontanea e individuale e l’organizzazione orizzontale, democratica e federativa di tutte le comunità cellulari per costruire una organizzazione umana organica, efficiente e solidale che limiti al massimo e, alla fine, elimini guerre, sfruttamento, sofferenze inutili e violenza.

Una Nuova Comunita come alternativa reale e concreta.

A partire da qui e da ora.

In quanto movimento politico, Nuova Comunita non prevede necessariamente la partecipazione a elezioni. Ma non la esclude, localmente, a partire dai piccoli centri, per cominciare a realizzare, dalla base, il cambiamento di cui, come umanità, non possiamo più fare a meno.

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